SAIMEI

Concept

DATUM

"Particelle luminose incessantemente vibranti. Raggi di luce danzanti. Il sole sorge dalla profondità dei propri ricordi ... Divento senza peso, e mi trasformo in una piuma."

Un pomeriggio di sole, d'inverno, mi diressi verso i campi in cerca di conforto.
Assaporando la piacevole luce che filtrava attraverso gli alberi, mi ritrovai attratto dalle forme e dai toni di colore delle piante nate dalla densità del silenzio.

Osservando per caso il misterioso suono attraverso le lenti della mia macchina fotografica, mi accorsi della musica, la danza della vita, traboccante di tensione e decisione, ambiguità e suggestioni, assieme a interrogativi incompleti e meditativi.

L'ethos di un vortice ottico; non si sforza, non parla né pensa ... Il tempo stesso esisiteva attraverso la varietà dei casi.
Nel momento in cui fissai attentamente, i pensieri che mi vennero alterarono tutta la mia consapevolezza, come se ci fosse stata una forza esteriore.
L'eterno trascendente vibra tra me e l'esterno, la sua apparizione con il pathos delle immagini combinata con la mia sensazione di stordimento verso il vuoto, testimoniato agli altri, o il non-ego, l'essere passivo e non attivo.


"Benché trattenuta dalla radice, lei si volge al suo Sole, e anche così trasformata gli serba amore." "Metamorfosi" di Ovidio


"La scienza fisica contemporanea è progredita con lo scopo primario di bandire gli organi di senso umani.
Ad esempio, per quanto riguarda l'uso delle orecchie, dalle curve periodiche a quelle pseudoperiodiche, tutto può essere rappresentato come suono. È persino possibile riconoscere le curve del profilo di una persona, dalla fronte al mento, rappresentandole come un suono continuo."
“Tsubaki-no Hana-ni Uchu-wo Miru (Osservare lo spazio in un fiore di camelia)” di Torahiko Terada


Per capire in modo intuitivo il comportamento passivo e spontaneo delle piante in risposta alla luce solare, oltre che il loro attivo effetto creativo, Giovanni Keplero (1571-1630) effettuò delle ricerche sulla morfologia delle piante, descritte in un libro dal fisico Wolfgang Ernst Pauli.
Le onde di luce vengono trasmesse al nostro pianeta dalle stelle con precisione impressionante. È attraverso questo movimento rotatorio che il sistema nervoso delle piante continua ad emettere onde di luce attorno a sé nel "monde hypophysique" (mondo sub-fisico).
In altre parole, Keplero suggerì che ci fosse un' "ottica" sconosciuta ("dynamis" o potenziale) nei principi che governano la forma e i mutamenti delle piante.

Secondo J.J.Gibson non è la forma dell'oggetto in sé che rende la percezione e la consapevolezza possibili, bensì la sua parte statica che rimane immutata [informazioni (vibrazioni) contenute nella luce che sono indipendenti dall'esistenza fisica].

Per esempio, le macchie di inchiostro che si formano a caso nel test di Rorschach sono possibili solo quando "false immagini che non esistono realmente" vengono riconosciute come "qualcos'altro che esiste veramente in due dimensioni". Determinare cos'è reale e cosa no nel mondo dell'informazione dev'essere separato dalla distinzione fra immagini virtuali e reali nell'ottica classica.

*DATUM [Derivato da] la parola latina che significa "ciò che è stato dato"

Meteriale di riferimento sulle piante

(1) Le cellule delle piante hanno una struttura più complessa rispetto a quella delle cellule animali.
Infatti le cellule vegetali hanno un organulo, ovvero un cloroplasto.
Dettagli su come gli animali svilupparono gli occhi e come le piante svilupparono la fotosintesi si trovano nel testo di Nick Lane
"Le invenzioni della vita" (titolo originale: "Life ascending").

LIFE ASCENDING / The Ten Great Inventions of Evolution by Nick Lane

(2) La memoria della piante è di tipo procedurale, come la memoria immunologica delle persone. Una memoria procedurale è inconsapevole.
Il fatto che le radici abbiano un aspetto simile a quello delle reti neuronali era stato già evidenziato da Charles Darwin nel XIX secolo, ma negli ultimi anni ha nuovamente attirato l'attenzione. È un dato di fatto che Darwin avesse formulato un'ipotesi "radici-cervello", considerando le piante degli organismi intelligenti.
Nel 2005 è stato creata la "neurobiologia vegetale", una nuova disciplina scientifica che studia le reti informative delle piante, creando tumulto nel mondo accademico.

“Quel che una pianta sa” (scritto da Daniel Chamovitz)
WHAT A PLANT KNOWS / A FIELD GUIDE TO THE SENSES by Daniel Chamovitz


(3)"Le piante dormono?" Carolus Nilsson Linnaeus (1707-1778) è il nome latino dell'uomo che propose questa teoria, conosciuto anche con il suo nome svedese: Carl von Linné.
Era un medico, un esploratore e soprattutto un ricercatore sulla classificazione delle piante. Attraverso le sue ricerche sulle piante, Linné espresse varie idee nell'arco di tutta la sua vita.
La teoria che enunciò con grande sicurezza e sorprendente essenzialità fu che "le piante dormono".
Al giorno d'oggi si è affermata la teoria che la fondamentale funzione biologica del sonno è strettamente connessa alle attività dei cervelli più altamente evoluti.
Secondo alcuni studi di psicoanalisi, i sogni evidenziano ciò che esiste nel nostro subconscio.
I sogni sono attualmente considerati un fenomeno che nasce dalla combinazione dei processi di apprendimento e di razionalizzazione, ed è creato dalle più avanzate funzioni cerebrali.


(4) Le piante sono organismi sociali che si sono raffinati attraverso un lungo processo evolutivo. Non è difficile capire che le piante esistono in scale temporali completamente diverse da quelle degli esseri umani. Se le cose progredissero con una lentezza tale da non essere visibile all'occhio umano, sarebbe insignificante per noi.

Se non riesci a capire ciò che sto cercando di dire, sarò più diretto. Le scale temporali "veloce" o "lento" non sono assolute. C'è troppa differenza tra le velocità con cui si muovono le piante e gli esseri umani, quindi i nostri sensi sono semplicemente tratti in inganno.

In altre parole, se provassimo a studiare l'intelligenza delle piante, vedresti che sarebbe quasi impossibile capirne il sistema biologico coinvolto nel pensiero, che differisce così tanto dal nostro. Se un giorno dovessimo essere contattati da alieni intelligenti, saremmo poi capaci di riconoscere la loro intelligenza? Saremmo capaci di comunicare con loro? La risposta è: "Probabilmente no". Noi umani non riusciamo a riconoscere un'intelligenza diversa dalla nostra quindi, anche se stiamo cercando intelligenze aliene, forse finiremo con il cercare all'infinito un'intelligenza simile alla nostra, da qualche parte nello spazio.


(5) Il tema principale della neurobiologia vegetale è studiare le piante in quanto organismi capaci di predire, condividere, processare ed utilizzare informazioni raccolte dall'ambiente.
La ricerca sul sistema di comunicazione e socializzazione tra le piante (bioinspiration) ha portato al lancio di progetti di "plantroids" (robots di tipo vegetale), oltre che alla costruzione di "Greenternet", una rete basata sulle piante.

Forse un giorno le piante ci racconteranno di nuvole tossiche in avvicinamento, ci daranno informazioni sulla qualità dell'aria e del suolo, o ci avvertiranno di valanghe e terremoti. Si tratterà di un computer fondato su nuovi algoritmi basati su capacità e sistemi computazionali delle piante.


(3) (4) (5) Verde Brillante (scritto da Stefano Mancuso e Alessandra Viola, Prefazione di Michael Pollan)
VERDE BRILLANTE / Sensibilità e intelligenza del mondo vegetale di Stefano Mancuso, Alessandra Viola, Prefazione di Michael Pollan.

Installazione{ECO}

Questa installazione rappresenta le proprietà di vari tipi di fluidi, inclusa l’interazione tra ogni cosa, dal delicato scorrere dell’acqua alla sua turbolenza, attraverso la percezione delle ondulazioni delle piante.
È un’interfaccia che connette in modo interattivo gli inconsci fenomeni precursori di piante ed esseri umani.

Ciò che rende le stelle, come il nostro Sole, così meravigliose è il fatto che la luminosità della fissione nucleare è convertita in un flusso sostenibile di energia sul nostro pianeta verde.
Nelle piante ciò viene svolto in modo sistematico dalle foglie verdi, dalle radici che assorbono le sostanze nutritive dal terreno e dai semi colmi di informazioni per far nascere dei cloni. Ma ciò che è ancor più interessante è il costante flusso di energia che scorre negli animali. Negli animali, questo flusso può essere effettivamente percepito.
Pulsano ed emettono persino calore.

Questa condizione di monotonia e di immobilità è la norma per gran parte degli atomi e dello spazio. Mentre la maggior parte delle sostanze nello spazio sono cadute in uno stato fondamentale congelato, una porzione molto piccola è riuscita a catturare onde di energia per salire in superficie e danzare.
Stiamo facendo costanti progressi nel passaggio dal mondo dei solidi, pesanti atomi a un mondo intangibile in cui stimiamo la mancanza di fisicità.

Immaginate un silenzioso, omogeneo stato privo di luce.
La divegenza dello spazio ha impartito inclinazione alla materia.
L’energia, come acqua sottoposta alla gravità, non può accumularsi finché la differenza non viene annullata.
“Scenari naturali” nascono come conseguenza dello sforzo di mantenere questa differenza attraverso la resistenza all’entropia.

Una forte fluttuazione nella vorticità è una delle caratteristiche della turbolenza, e un’altra importante proprietà è che è tridimensionale.
A proposito della struttura del vortice, Leonardo da Vinci nei suoi ultimi anni si dedicò con entusiasmo alla ricerca sui vortici disegnandone degli schizzi.
Se immaginiamo la struttura elicoidale su cui è basata la vita, creata attraverso ripetute reazioni chimiche sulla Terra nell’età primordiale, si pensa che la struttura dispersa sulla quale la vita è fondata sia stata generata attraverso il complesso scambio di energia tra i tre stati dell’acqua, solido, liquido e gassoso. Un calcolo che continua in eterno è simile all’acqua. Calcoli veramente interessanti spesso si trovano ai punti di transizione di fase tra un solido, un liquido e un gas.

Gli organismi viventi segnano il passaggio del tempo e i loro stati interni sono in continuo cambiamento in risposta alle situazioni e ai fenomeni che incontrano nell’ambiente. Come fa il sistema di informazioni che si trova negli organismi ad apparire spontaneamente in natura? Come fa un sistema materiale ad acquisire l’abilità di gestire informazioni? E come fa la capacità di calcolo a generarsi in un sistema non biologico come attributi emergenti?


“Non abbiamo mai visto un sistema vivente, quindi ciò che dobbiamo studiare è la relazione tra natura, informazioni e persone.” – Gregory Bateson


Quando Charles Darwin stava ricercando la teoria della selezione naturale, era sconcertato dall’“occhio”. Si rese conto della difficoltà di spiegare come si fosse evoluto gradualmente. Questo perché la retina, il cristallino e la pupilla sono così perfettamente evoluti che la minima deviazione risulterebbe in qualcosa di completamente inutile.

Quando lo stesso modello compare dal nulla in numerose occasioni, come il mulinello formato dalle molecole di acqua quando si svuota una vasca da bagno, si ritiene che sia inevitabile. L’evoluzione dell’occhio come una macchina fotografica sembrerebbe un miracolo anche se fosse accaduta una volta sola, ma è accaduta molte volte nella storia della Terra.
Questi pattern, come altri pattern originali che vengono ricreati, vengono percepiti dal cervello inconsciamente. Questo perché, in quanto organismi, sono fondati sull’inerzia interna che si trova nella complessità della capacità di auto-organizzarsi.

L’incredibile struttura ottica paragonabile a una “macchina fotografica biologica” è il risultato di un’evoluzione convergente, che si riscontra in tutte le specie dai polpi alle lumache, agli anellidi marini, alle maduse e ai ragni.
Gli esseri umani hanno dovuto aguzzare il loro ingegno per millenni prima di riuscire finalmente a creare un occhio artificiale funzionale a forma di macchina fotografica. Il modo in cui differenti tipi di tecnologia cambiano nel tempo, come i design evoluti, i salti innovativi, o la comparsa di un sistema adattato alla complessità, è simile al modello dell’evoluzione sistematica delle specie.
La vita è un sistema informativo autogenerativo. David Bohm, il fisico, ha affermato che la scienza del futuro sarà simile all’arte. Il significato originale della parola “teoria” era quello di “osservare”.

Dove si trova la fisica delle nostre menti?
Nella fisica moderna è importante notare che la gravità può essere considerata l’effetto geometrico dello spazio distorto. Vortici di luce esistono in origine nello spazio proiettivo in cui la luce è vista come punto.
A questo punto, se dimenticassimo l’esistenza dello spazio tridimensionale del mondo reale e ci concentrassimo solo sullo “specchio”, ci accorgeremmo che si tratta di uno strano mondo in cui le “ombre” create dalla luce degli oggetti esistono.

Espandere la geometria (geometria proiettiva) della luce a un numero complesso la converte in uno “specchio che proietta la natura” che è completamente diverso dalla dimensione che il nostro cervello è in grado di comprendere.
Nel mondo della matematica e della fisica, questo mondo di immagini speculari è chiamato un “piano complesso (Piano di Gauss)”, che consiste in un asse reale e un asse immaginario ed è formato dal “mondo delle dimensioni negative (dati aptici)”, che sono indispensabili per comprendere lo spazio.

La turbolenza (specchio) è un sistema di discernimento (unbundling) riscontrato in natura capace di scomporre le cose nei loro elementi più primitivi ed è considerato un enorme circuito per la funzione cognitiva.


“Le nostre menti probabilmente sono delle caratteristiche derivanti da una certa strana e sorprendente proprietà del principio fisico che controlla il mondo reale in cui viviamo, piuttosto che semplicemente le caratteristiche di un qualche algoritmo eseguito da qualcosa che è l’oggetto della struttura della fisica classica.” – Roger Penrose


La coscienza ha avuto inizio nel momento in cui il cervello ha acquisito l’abilità, la semplice abilità di raccontare una storia usando le parole.
Al di sotto della mente cosciente c’è una cavità e questa cavità è divisa in numerosi livelli. Certi livelli consistono di immagini (movimenti nastici innati) a cui la mente non ha rivolto la sua attenzione.

Una ricerca basata su esperimenti ha rivelato che l’elaborazione delle informazioni spaziali e delle informazioni riconoscibili come pattern viene svolta principalmente nella metà destra del cervello.
L’emisfero destro eccelle nel classificare ogni parte delle cose in un pattern, riconoscendo la posizione dei punti e identificando i numeri nei pattern, o percependo pattern sonori come le melodie, come in un test di riconscimento dei pattern con i cubi di Kohs.

In parole povere, quando la mente cerca di elaborare le informazioni che ha percepito da sé, tutto è già incluso nel caos sensoriale che esiste sin dall’inizio. I fenomeni sono la realtà e la mente è ciò che sentiamo direttamente, mentre la coscienza è un dispositivo che genera illusioni a causa della sua elaboratezza.

Le informazioni sono la misura dell’imprevedibilità di un certo messaggio. In altre parole, sono la misura del livello di sorpresa che riceviamo da esse. La civiltà portata dalla coscienza priva gli esseri umani di eterogeneità e contraddizione e tende ad abbassare la qualità dell’esperienza informativa.
“Estranei” e “altri” possono sembrare simili, ma non sono necessariamente la stessa cosa. Qui ci riferiremo alla questione relativa al fenomeno dell’espansione degli “estranei” dell’ordinario agli “altri” fuori dell’ordinario come “teoria dell’alterità”.


“Sento come se qualunque cosa fatta da questa cosa chiamata me sia stata fatta da qualcuno più grande di me dentro di me.” – James Clerk Maxwell


Materiali di riferimento:
- “Quello che vuole la tecnologia” di Kevin Kelly

- “Le leggi dell’imitazione” di Jean-Gabriel Tarde

- “Specchio turbolento: Una guida illustrata alla teoria del caos e alla scienza della totalità” di John Briggs e F. David Peat

- “La sensazione di ciò che accade: Corpo ed emozione nella formazione della coscienza” di Antonio R. Damasio

- “L’illusione dell’utente: Tagliare a pezzetti la coscienza” di Tor Norretranders

- “L’origine della coscienza e il crollo della mente bicamerale” di Julian Jaynes

- “La teoria di Penrose (il cervello quantico): Alla ricerca della base scientifica per la mente e la consapevolezza (oltre il dubbio di un’ombra)” di Roger Penrose, traduzione di Kaoru Takeuchi e Kenichiro Mogi

- “Verso un’ecologia della mente” di Gregory Bateson
446a notte delle “Mille notti per mille libri” di Seigow Matsuoka



“Una caratteristica dei media che si sono sviluppati simultameamente all’ascesa della semiotica contemporanea è la ‘scrittura’ di testo da parte di macchine.
Qui ‘scrittura’ si riferisce al testo della tecnologia, o più specificatamente, alla registrazione del ‘passaggio di suono e luce’.
Fino all’epoca dei libri stampati, la vita quotidiana nel mondo civilizzato era basata sulla lettura e sulla scrittura a mano di testi.
Un ‘testo scritto dalla tecnologia’ è molto diverso da un testo stampato. È caratterizzato dal fatto di non poter essere letto dalle persone.
Ciò non significa che sia un’illusione, ma attesta il divario tra le capacità cognitive umane e le capacità delle macchine.
È questo ‘divario cognitivo’ che integra la percezione umana e crea la coscienza.
Questo è esattamente ciò cheWalter Benjamin chiamava ‘l’epoca della riproduzione meccanica’.

Questo divario è simile alla condizione in cui è difficile distinguere e impossibile stabilire la differenza tra la cultura, i sogni e la realtà coltivati degli essere umani riguardo ai sogni.
I sogni sono privi dell’esperienza ‘qui e ora’. In altre parole, gli atti di dimenticare, ricordare o interpretare i sogni vengono compiuti partendo da una condizione di non esitenza, invece che essere degli atti coscienti.

Questo è il motivo per cui le persone hanno potuto interpretare il significato dei sogni in vari modi. L’interpretazione dei sogni ha formato una parte importante della realtà. Questo era anche collegato ai simboli dei popoli primitivi, come le pitture rupestri di Lascaux o di Chauvet, o deve essere connesso a un livello fondamentale alla questione di che cosa sia l’intelligenza artificiale. Abbiamo raggiunto uno stadio in cui gli essere umani e le macchine possono comunicare tramite simboli o, in altre parole, ‘i simboli coincidenti usati dagli essere umani e dalle macchine’ hanno raggiunto il livello di contatto fisico.”
“Nuova semiotica” di Hidetaka Ishida e Hiroki Azuma


“Io considero la coscienza (il sistema nervoso) una capacità funzionale. Per esempio, è collegata alla contrazione della funzione d’onda causata dall’effetto della gravità. Al centro di questa idea c’è la non computabilità.
I principi fisici che conosciamo oggi sono tutti di tipo computabile.
In altre parole, dobbiamo uscire fuori dall’immagine dipinta dalla fisica contemporanea.
Le teorie di Einstein della relatività generale e della meccanica quantistica devono ancora essere integrate, ossia la creazione della gravità quantistica (cervello quantico) non ha ancora avuto successo ed è una delle questioni più importanti della fisica.

La cosa importante è che la distorsione dello spazio influisce sulla curvatura dello spazio-tempo, e influisce fondamentalmente, sebbene sottilmente, sui principi stessi della meccanica quantistica.
Questo è uno dei punti culminanti durante il processo di auto-organizzazione all’interno dei mezzi di esperienza quali la mente, e questa immagine si sovrappone con il concetto di ‘occasioni di esperienza’ di Whitehead.” – Roger Penrose e Stuart Hameroff